Come si faceva il caffè prima dell’avvento della moka?

Come si faceva il caffè prima dell’avvento della moka?

La moka è diventata un’icona del caffè italiano, ma sapete come si faceva il caffè prima dell’avvento di questa amata macchinetta? La storia del caffè è lunga e ricca di tradizioni e rituali, e scoprire come si faceva il caffè prima dell’avvento della moka è un viaggio interessante attraverso il tempo.

Prima dell’invenzione della moka, i metodi per preparare il caffè erano molto diversi. In Africa, il caffè veniva tostato e macinato a mano, quindi messo in una pentola con acqua calda e lasciato bollire fino a quando non si formava una schiuma densa in cima.

In Medio Oriente, il caffè veniva preparato in una pentola chiamata “ibrik”, dove veniva mescolato con zucchero e spezie, quindi messo su un fuoco vivo fino a quando non si formava una schiuma densa.

In Europa, il caffè veniva preparato in una caffettiera a filtro, dove il caffè macinato veniva messo in un sacchetto di tessuto e immerso in acqua calda. Oppure veniva preparato in una caffettiera a pressione, dove il caffè macinato veniva messo in

Oppure veniva preparato in una caffettiera a pressione, dove il caffè macinato veniva messo in una camera di pressione con acqua calda e poi messo sotto pressione per estrarre il caffè. Anche la french press era utilizzata per preparare il caffè, dove il caffè macinato veniva messo in un recipiente con acqua calda e poi premuto attraverso un filtro per estrarre il caffè.

Questi metodi, benché diversi, avevano una cosa in comune: richiedevano molta cura e attenzione per ottenere un caffè perfetto. La tostatura, la macinatura, la preparazione e la pressione erano tutti passaggi cruciali per ottenere un caffè dal sapore intenso e corposo.

Con l’avvento della moka, tuttavia, preparare il caffè è diventato molto più semplice e veloce. La moka è stata inventata nel 1933 e ha reso possibile preparare il caffè in pochi minuti, senza la necessità di grandi quantità di attrezzatura e conoscenza specializzata. Oggi, la moka è diventata un’icona del caffè italiano e un simbolo di cultura e tradizione.

Come si faceva il caffè prima dell’avvento della moka? Ode alla macchinetta napoletana

L’arte dell’espresso è tutta italiana così come il caffè fatto con la moka. Ma come si faceva il caffè prima dell’arrivo della moka?

Oggi siamo abituati a una grande varietà di modi per fare il caffè, dalla moka all’espresso professionale al bar, dalla macchinetta per il caffè in capsula o cialda ai distributori automatici, l’accesso al caffè quando ne abbiamo bisogno è sempre garantito.

C’è stato un tempo però dove fare il caffè era un procedimento più lento e preciso, dove si usavano macinino e caffettiera napoletana e l’aroma del caffè invadeva la cucina.

Il caffè fatto con la “cuccumella”, coma la si chiama a Napoli era la norma nelle case di tutti gli italiani, un procedimento diverso anche se per certi versi simile a quello della moka.

Anche in questo caso abbiamo un serbatoio per l’acqua e un filtro ma qui c’è in più anche un serbatoio per il caffè: si riempiono i due serbatoi, uno con acqua e il secondo con il caffè e si montano l’uno sopra l’altro con il filtro nel mezzo. A questo punto si pone la macchinetta sul fuoco e si attende che l’acqua bolla, appena questo accade baste togliere la macchinetta dal fuoco e capovolgerla per far sì che l’acqua filtri attraverso il caffè.

È un procedimento un pochino più lungo, ci vogliono circa 10 minuti, ma decisamente rilassante e il profumo che la macchinetta rilascia mentre la magia del caffè si compie ci ripaga dell’attesa.

La variante del caffè alla turca

Molto diffusa per un certo periodo è stata anche la variante del caffè alla turca, un altro modo davvero particolare per fare il caffè.

Si utilizza una caffettiera che altro non è che un pentolino in rame dove vanno versati acqua e caffè insieme e volendo anche lo zucchero. Dopo un’energica mescolata si mette tutto sul fuoco con fiamma bassa e si lascia andare fino a bollore.

Il procedimento è un pochino laborioso ma ci regala un caffè particolarmente aromatico, specie se alla mistura di acqua, miscela e zucchero aggiungiamo anche spezie a piacere: facciamo raffreddare il caffè, mescoliamo e rimettiamo sul fuoco ripetendo per tre volte questo step e a terzo giro ultimato lasciamo depositare i fondi.

Se ci serve la velocità niente può battere un espresso al bancone del bar, ma il fascino di queste preparazioni più antiche e tradizionali è rimasto inalterato nel tempo, vale la pena fare una prova!

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Settemila Caffe Redazione

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